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Villano |
Inviato il:
11/11/2006 · 18:37
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Utente | : | 10020 |
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Re: Re: Re: Hanno ancora un senso oggi le riviste cosiddette riviste culturali (poesia, letteratura in genere e altro)? Questa è la differenza tra un Blog e quello che dovrebbe essere una rivista letteraria: sul Blog si può scrivere qualsiasi bischerata, in una rivista letteraria no... almeno ci si prova. Questo forum ne è una riprova: poiché almeno qui si tenta di dire cose intelligenti o comunque che portino un contributo tangibile a un ragionamento, è molto difficile animare quotidianamente un dialogo, un confronto. In un Blob anche una scimmia analfabeta ha da dire la sua.
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Senza un briciolo di testa
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paola |
Inviato il:
17/11/2006 · 11:47
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Re: Re: Re: Re: Hanno ancora un senso oggi le riviste cosiddette riviste culturali (poesia, letteratura in genere e altro)? E' vero che sui blog puoi trovare di tutto, pure le barzellette, spesso scritte anche male, e sfoghi emotivi di donne e uomini depressi o repressi, ho trovato però anche scritti che mi hanno dato emozioni, altri che mi hanno fatto riflettere, mi è piaciuto leggerli, io penso che l’arte sia fondamentalmente questo, l’espressione emotiva della ragione, e insieme uno splendido strumento per stimolare consapevolezze, credo che le riviste letterarie abbiano come referenti gli addetti ai lavori, il ‘profano’ vi può attingere per avere informazioni ‘tecniche’, esattamente come fa quando cerca informazioni su una rivista scientifica, entra da profano ignorante, come me in questo momento, e risponde ad una domanda esprimendo il suo parere da fruitore della materia
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Gomitoaguzzo |
Inviato il:
12/11/2006 · 23:53
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Re: Re: Hanno ancora un senso oggi le riviste cosiddette riviste culturali (poesia, letteratura in genere e altro)? Ceci tuera cela?(come si usa dire a questo proposito citando la frase di Hugo, vaticinando un inevitabile cambiamento dei mezzi della diffusione del sapere)Forse. Non pochi sostengono infatti che il PC infuenzi i processi di scrittura e lettura, modificando le modalità cognitive (in modo analogo a come cambiarono quando si passò dall'oralità alla scrittura), ma credo che sia un po' presto per fare la Cassandra, non immaginando poi così capillare la diffusione di Internet e constatando ancora la preferenza di molti lettori (forse per abitudini generazionali) al supporto cartaceo, legati alla necessità quasi fisica di sottolineare, annotare, glossare, leggere e rileggere,nei più svariati luoghi, gli articoli, concedendosi il tempo per la riflessione.
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Eraklito |
Inviato il:
13/11/2006 · 10:41
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Re: Re: Re: Hanno ancora un senso oggi le riviste cosiddette riviste culturali (poesia, letteratura in genere e altro)? Il passaggio dalla trasmissione orale alla scrittura (che tanto preoccupò anche Platone, pur essendo uno dei primi grandi "scrittori"), determinò la quasi totale perdita di partecipazione emotiva. Infatti l'orante per essere credibile doveva esprimere la stessa partecipazione emotiva (o anche di più) rispetto alla fonte di ciò che raccontava (e forse, e in meglio, modificare il quanto gli era pervenuto - vedi la teoria della composizione multipla a molte teste dei poemi antichi). Un pò alla maniera delle barzellette, che se non le sai raccontare disperdi l'uditorio perdendo credibilità...La scrittura consente la fredda riflessione, dunque senza partecipazione emotiva e con l'ausilio di altre scritture, e spesso mistificando quella realtà che vorresti far conoscere rendendola coerente con il progetto all'origine delle motivazioni alla scrittura.Internet per molti versi, e anche analizzandolo bonariamente, potrebbe essere considerato un ritorno ad una qualche oralità, apertà a tutti (quelli che posseggono un pc) e con l'unico vincolo gerarchico del numero di contatti che il tuo "raccontare" può promuovere...
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Speriamo!
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Villano |
Inviato il:
15/11/2006 · 3:47
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Re: Re: Re: Re: Re: Hanno ancora un senso oggi le riviste cosiddette riviste culturali (poesia, letteratura in genere e altro)? I Blog non creano poblemi, anzi! La differenza che cercavo di esporre poco sopra è che una rivista letteraria viene scremata a monte, prima di darsi in pasto al pubblico, mentre un blog, un forum, una chat o chissà altro, specialmente se in assenza di moderatori, si affida alla paziente scrematura dei lettori.
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Senza un briciolo di testa
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Gomitoaguzzo |
Inviato il:
16/11/2006 · 19:02
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Hanno ancora un senso oggi le riviste cosiddette riviste culturali (poesia, letteratura in genere e altro)? E' ingenuo o retorico pensare che nell'onestà intellettuale di questa scrematura deve stare (modo indicativo tempo presente: sì quello che percepiamo del sotterfugio e dell' infingimento) il senso delle riviste culturali, sia che esse mantengano la palpabilità cartacea sia che optino, pur sempre come entità testuali definite, per la fluidità degli engrammi magnetici? ridare credibilità alla cultura, pubblicando cose di cui al contempo non si possa dire e disdire...
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eruzione |
Inviato il:
21/11/2006 · 17:38
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Re: Hanno ancora un senso oggi le riviste cosiddette riviste culturali (poesia, letteratura in genere e altro)? concordo con chi ha definito i blog rivoluzionari e democratici: chiunque ha l'opportunità di esprimere propri punti di vista senza per questo dover frequentare categorie specifiche.
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eretta eruzione
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Villano |
Inviato il:
21/11/2006 · 18:34
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Re: Re: Hanno ancora un senso oggi le riviste cosiddette riviste culturali (poesia, letteratura in genere e altro)? Sì, i blog sono uno strumento liberante, iperdemocratico, ma, ripeto, sono un'altra cosa rispetto alle riviste letterarie; facendo un parallelo con la politica, il blog è come il mitico speaker’s corner di Hide Park, dove chiunque abbia voglia di dire qualche cosa può tenere appassionati (e appassionanti) comizi pubblici, la rivista letteraria è come una tribuna politica alla tv o un comizio di partito: se sfruttati bene sono utili entrambi.
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Senza un briciolo di testa
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