STAZIONE DI POSTA Nº21/25 · OTTOBRE 1988 Un numero per “uscire dalla scacchiera”. Appunti sulla promozione della letteratura nel “quotidiano”. Testi dove il quotidiano, il reale, mostra il suo peso determinante, contro l’alienazione che ancora condiziona pesantemente il potenziale umano. Un invito alla scena aperta, alla oralità, e uscire dalla scacchiera del “calcolo letterario”, nell’arena mediterranea: in pubblico, con poesia. Insomma ancora una volta cavalli a briglia sciolta in carne ed ossa, comunque; cavalli per tanti usi e fatiche scelti non più per la dentiera…
	Ubaldo Bardi Il pubblico di Lorca   Pag.   1   Rafael Martinez Nadal Quello che so di “El publico”   Pag.   3   Federico Garcia Lorca Un quadro di “El publico”   Pag.   5   Franco Manescalchi Mito e sradicamento nella poesia meridionale del Novecento   Pag.   10   Mario Dentone Terza pagina? no… mercato azionario   Pag.   22   Franco Buffoni Il rapporto tra letteratura e quotidiani   Pag.   25   Leandro Piantini Se manca lo sciamano   Pag.   26   Paolo Codazzi Odore di scacco matto   Pag.   27   Edoardo Bianchini Immersione   Pag.   29   Michele Miniello La ragazza calva   Pag.   31   Antonio Calvano O purpo   Pag.   36   Paolo Niccolò Rossi Architetture   Pag.   38	Enzo Tramontano Un sorriso commerciale   Pag.   42   Stefano Ventisette Un uomo mai nato   Pag.   44   Marcello Salvatici I due alberi   Pag.   47   Giorgio Fontanelli A Valentino D.   Pag.   48   Walter Nesti Offerta speciale   Pag.   49   Nicola Errante Il topo beffardo e la sua lunga coda   Pag.   52   Anna Vivarelli L’albero giapponese   Pag.   57   Alberta Bigagli Cronache senza tempo   Pag.   59   Liana De Luca Ti dono il mio cuore   Pag.   60   Sergio Ciulli Il violoncello e il mare   Pag.   62   Francesco Morrone Origini e sviluppo della Lauda   Pag.   63   Ettore Mazzali Salva la parola nel marasma dei fonemi   Pag.   73